La regola delle 5 W “applicata” ai Software

La regola delle 5 W “applicata” ai Software

Chi ha detto che la regola delle 5 W, tanto decantata dalle professoresse di inglese e ancor più detestata dagli studenti, non possa tornare utile per spiegare quanto sia importante tutelare i propri software?

È proprio sulla tutela tramite diritto d’autore su cui ci concentreremo oggi, partendo dalla “W” più importante:

• WHY?

Il software, come i marchi, i brevetti, i design, possono essere un importantissimo asset per le aziende.

Per software, premettiamo, si intende un insieme organizzato e strutturato di istruzioni contenute in qualsiasi forma o supporto capace direttamente o indirettamente di fare eseguire o ottenere una funzione, un compito, un risultato particolare per mezzo di elaborazione elettronica dell’informazione.

Le forme di tutela del software possono essere di differente natura: sussistendone i presupposti, il software può essere oggetto di know-how aziendale, di brevetto – purché realizzi un effetto tecnico - ed il layout e/o le grafiche da esso risultanti possono essere tutelate mediante deposito di domanda di design.

Inoltre, i programmi per elaboratore sono inclusi nel novero delle opere protette dalla legge sul diritto d’autore e sono assimilati alle opere letterarie. In particolare, sono compresi nella protezione “i programmi per elaboratore in qualsiasi forma espressi, purché originali quale risultato di creazione intellettuale dell’autore”. Occorre sottolineare che il diritto d’autore non protegge la funzione del codice del software (ovvero del linguaggio di programmazione) ma solo l’espressione del codice stesso.

• WHERE?

Il diritto d’autore nasce con la creazione dell’opera, quindi, non è necessario attivare una procedura di registrazione ai fini della costituzione del diritto.

Tuttavia, siccome provare quando l’opera è stata realizzata può risultare difficile, vengono in soccorso alcuni strumenti volti ad attribuire una data certa all’opera in questione che permettono al suo titolare di dimostrare la propria anteriorità rispetto a eventuali terzi imitatori o contraffattori.

Questi sono il deposito del programma per elaboratore presso la SIAE oppure l’autenticazione del programma a mezzo della Blockchain.

Il deposito presso la SIAE può essere di duplice natura: se il programma non è ancora stato reso noto a terzi, si può procedere con il deposito di un c.d. “Opera Inedita”. Tale deposito è finalizzato a precostituire la prova dell'esistenza con una data certa e ad identificare l’opera con un numero di protocollo. Il deposito ha valore probatorio e dura 5 anni, rinnovabili, e garantisce tutela nel territorio italiano.

Se, invece, il programma è già stato pubblicato, commercializzato o diffuso, è possibile richiedere l’iscrizione del programma nel Registro Pubblico Speciale per i Programmi per Elaboratore, istituito presso la SIAE stessa.

In entrambi i casi occorrerà fornire alla SIAE un CD/DVD contenenti il codice sorgente o l’applicativo (o entrambi), il cui contenuto – però – non verrà reso pubblico. In caso di deposito di opera inedita sarà sufficiente consegnare il supporto unitamente ad un modulo contenente il solo titolo dell’opera nonché il soggetto depositante e/o gli autori; nel caso di iscrizione nel registro Pubblico, invece, viene richiesto al richiedente di descrivere brevemente l’opera e fornire informazioni aggiuntive, trattandosi di un’opera ormai di dominio pubblico.

La tecnologia Blockchain fornisce un’alternativa alla classica registrazione presso la SIAE. La medesima funziona da “notaio virtuale”, attribuendo la titolarità di un determinato documento ad un preciso soggetto e cristallizzando lo stesso nel tempo (attribuendogli, cioè, una data certa). Il documento/file di interesse viene caricato sulla piattaforma Blockchain e, a seguito del suo caricamento, viene creato un certificato che permette di associare un determinato codice (hash) al file autenticato, così da verificarne la validità. Tale certificato è riconosciuto a livello mondiale.

• WHO?

È considerato autore colui che crea l’opera. Tuttavia, un’azienda può rivolgersi – per la creazione del programma – ad un dipendente o ad un soggetto esterno che collabora con l’azienda stessa sulla base di un contratto di prestazione d’opera.

In tali casi, il diritto morale spetta sempre al soggetto che ha direttamente creato l’opera in quando diritto personale inalienabile e intrasmissibile. Tale soggetto (o tali soggetti) avrà, quindi, sempre il diritto ad essere riconosciuti autori e a rivendicare la paternità del programma.

I diritti di utilizzazione economica del software – se realizzato da un dipendente/collaboratore in esecuzione delle sue mansioni o di istruzioni impartite dal datore di lavoro -, spetteranno, salvo patto contrario, al datore di lavoro stesso.

• WHAT?

Possono essere depositati presso la SIAE, sia il codice sorgente sia l’applicativo, oppure entrambi.

Se si opta per il deposito presso la SIAE occorrerà fornire la stessa di un CD/DVD contenente il codice sorgente e/o l’applicativo. Se, invece, si desidera utilizzare la tecnologia Blockchain potrà essere autenticato un file in formato .pdf riportante il codice sorgente stesso.

• WHEN?

Come anticipato, nel diritto d’autore vige la regola per cui l’opera nasce con la sua creazione ma ribadiamo che vi sono degli strumenti che possono comprovare l’anteriorità della creazione rispetto a terzi.
È implicito che un deposito tempestivo sia preferibile, quando ciò è possibile.

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I nostri professionisti si occupano quotidianamente di questo genere di depositi e sono a Vostra completa disposizione per valutare insieme a Voi come meglio tutelare questo prezioso asset.