Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee.
Grazie alla rete di corrispondenti stranieri di cui si avvale il nostro studio, abbiamo la possibilità di aggiornare i nostri clienti in merito ai cambiamenti normativi che si avvicendano nel settore della proprietà intellettuale anche in paesi, per così dire, “meno battuti”. In questa edizione, desideriamo cogliere l’occasione per evidenziare alcune novità in un gruppo eterogeneo di paesi che, per ragioni diverse, offrono opportunità di espansione commerciale per le imprese straniere.
Canada
Il Canada è un paese che attrae molti imprenditori italiani, tantoché, nonostante la crisi, lo scorso anno “l'Italia si è confermata l'ottavo fornitore del Canada con un volume dell'interscambio bilaterale di circa 7,7 miliardi di dollari canadesi nei primi dieci mesi del 2015 e una crescita delle esportazioni del +13% rispetto allo stesso periodo del 2014”[1].
I numeri sono significativi e, in questo contesto, è importante che gli investimenti vengano salvaguardati, anche rispetto ai segni distintivi utilizzati in questo territorio.
Chi opera nel mercato canadese o si accinge a farlo può tener conto del fatto che registrare un marchio in Canada ha un duplice vantaggio: non solo consente di ottenere protezione del segno depositato su tutto il territorio canadese (anche nel caso in cui il segno in questione sia utilizzato solo in una parte del paese), ma consente altresì di accedere più facilmente alla registrazione dello stesso segno negli USA.
Si tratta di un’agevolazione non irrilevante per chi ha interesse ad operare non solo in Canada, ma prevede di espandere le proprie attività anche sul territorio statunitense.
Infatti, negli Stati Uniti, il deposito di un marchio comporta per il titolare l’obbligo di fornire prove d’uso affinché la registrazione vada a buon fine. Tuttavia, nel caso in cui il medesimo marchio sia già utilizzato in Canada, la domanda di marchio statunitense potrà essere processata ai fini della registrazione senza che il richiedente debba depositare le prove d’uso normalmente richieste[2].
Chi ha interesse ad operare sul mercato statunitense e su quello canadese potrà quindi tener conto anche di questo piccolo, ma non irrilevante, vantaggio per mettere a punto la propria strategia imprenditoriale.
Hong Kong: il jingle di Haribo registrato come marchio sonoro
Nella precedente newsletter di ottobre, commentando il caso Trib. UE T. 408/05 relativo al deposito di un marchio sonoro (una suoneria) abbiamo ricordato quanto sia sempre più stringente per le aziende distinguersi sul mercato anche attraverso segni non tradizionali (es. suoni, profumi, ecc…). In questa direzione si colloca la recente notizia che arriva dai nostri corrispondenti di Hong Kong di aver ottenuto la registrazione del marchio sonoro corrispondente al jingle utilizzato per una pubblicità da Haribo.
Il caso è riportato con una certa enfasi poiché i marchi di questo genere giunti a registrazione in Hong Kong sono pochi: negli ultimi anni la registrazione è infatti andata a buon fine solo per cinque marchi. Il marchio di Haribo è quindi il sesto di questa lista assai ristretta.
La normativa locale pur non fissando particolari restrizioni alla registrazione di marchi sonori (i requisiti da rispettare sono infatti gli stessi previsti per gli altri marchi), richiede però che il segno sia rappresentato graficamente in maniera chiara e precisa.
Nel caso qui esaminato, la rappresentazione grafica era costituita dalle note riportate su pentagramma.
Tenuto conto del fatto che viviamo in un’epoca “multimediale” in cui l’uso degli strumenti digitali è divenuto pressoché imprescindibile, l’uso di segni distintivi anche di tipo sonoro può diventare utile strumento di identificazione. Diventa quindi importante trovare il modo di proteggerli di modo da arginare il più possibile il rischio di appropriazione da parte di eventuali concorrenti.
[1] Fonte http://www.ambottawa.esteri.it
[2] Ovviamente il marchio andrà però poi comunque utilizzato anche negli Stati Uniti entro cinque anni dalla registrazione, onde evitare che decada per mancato uso.