202405.29
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Con questi articoli ci proponiamo di mantenere aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi nel settore della Proprietà Industriale in generale e della nostra struttura in particolare. Desideriamo garantire in questo modo una visione più ampia degli strumenti che il campo dei marchi, nomi a dominio, brevetti, disegni e diritti connessi offre agli imprenditori, per valorizzare e difendere il loro impegno nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni e idee. I contenuti di questa newsletter hanno carattere esclusivamente informativo e non costituiscono un parere legale, né possono in alcun modo considerarsi come sostitutivi di una specifica consulenza legale


Sorveglianza avanzata del web: come contrastare le nuove forme di contraffazione

Ormai lo avrete capito: uno dei nostri cavalli di battaglia è la sorveglianza dei titoli di proprietà industriale.

Abbiamo, infatti, dedicato la nostra precedente newsletter all’opportunità di attivare un servizio di sorveglianza su marchi e nomi a dominio, in quanto strumenti molto efficaci per contrastare fenomeni di contraffazione.

Ma in un’era in cui il web è in costante e rapidissima evoluzione, la contraffazione è divenuta un fenomeno in continua espansione ed avviene anche con metodi non propriamente “tradizionali”.

Si pensi, per esempio, al caso in cui venga rintracciato un nome a dominio che non riporta al suo interno il proprio marchio ma il cui contenuto sia in palese violazione dei propri diritti, perché per esempio riproduce il marchio stesso e/o riporta immagini di propri prodotti venduti a prezzi irrisori.

Come si può contrastare una violazione di questo genere?

Un’azione di contraffazione avanzata davanti all’autorità giudiziaria – se sussistono i presupposti – è lo strumento che consente di ottenere la cessazione della condotta illecita ed, eventualmente, il risarcimento del danno subito.

Sappiamo, però, che le cause in tribunale prevedono costi elevati e tempi lunghi.

Una possibile soluzione alternativa potrebbe essere quella di contattare il provider del sito web (es. GoDaddy, Aruba, Mailchimp) avvisandolo del fatto che su quest’ultimo si stiano verificando atti di contraffazione e richiedendo il takedown del sito stesso.

Purtroppo, però, non tutti i provider decidono di prendersi la responsabilità di rimuovere una pagina web senza esservi ordinati dall’Autorità giudiziaria.

Se però si tratta di un nome a dominio con estensione .it, vi è un’ulteriore azione esperibile.

Solitamente i siti web di cui stiamo parlando si mostrano subito per quello che sono: fake. Infatti, non è possibile rintracciare il nome del titolare o suoi recapiti o vi è una sezione contatti che però non permette di inviare un messaggio perché “si è verificato un errore”.

In questi casi è possibile richiedere all’autorità preposta alla registrazione dei nomi a dominio in Italia, il Registro.it o anche “NIC”, di attivare la procedura di “Richiesta di accesso agli atti”: si informa il NIC della contraffazione che sta avvenendo su quel sito e gli si chiede di fornire i dati del titolare del medesimo.

Una volta ricevuti tali dati, si è - quindi - in grado di inviare una diffida al titolare del dominio per richiedere la cessazione del suo comportamento illecito. Ma trattandosi di siti fake, è molto probabile che la lettera non raggiunga il destinatario, vuoi perché il nominativo è falso, vuoi perché l’indirizzo fornito in sede di registrazione del domino è errato.

Se così fosse, ci si potrebbe nuovamente rivolgere al NIC – con prove alla mano - chiedendo di attivare la c.d. “Verifica dei requisiti soggettivi” del titolare del nome a dominio. A seguito della richiesta, il NIC verificherà, pertanto, che i dati comunicati dal titolare rispondano al vero, eventualmente domandando al registrante di corroborare le informazioni in suo possesso. 

Se anche il NIC dovesse riscontrare la non veridicità dei dati fornitigli al momento della registrazione, il dominio sarà sospeso e verrà cancellato.

Come avrete notato, la procedura richiede vari passaggi che però, se eseguiti in maniera corretta, possono far giungere al takedown del sito e, quindi, alla cessazione della contraffazione.

Oggi, pertanto, una buona ed efficace strategia di brand protection non può prescindere da questa nuova realtà in continuo mutamento. In tale contesto, infatti, non appare più sufficiente sorvegliare soltanto l’eventuale deposito da parte di terzi di marchi, brevetti o nomi a dominio potenzialmente confondibili, ma risulta necessario monitorare e contrastare anche ogni possibile utilizzo non autorizzato del proprio marchio su Internet nonché le vendite dei prodotti ad esso correlati.

A tal fine – in abbinamento alle classiche sorveglianze - potrebbe rilevarsi opportuna l’attivazione di un servizio di monitoraggio del web, la c.d. web watch, la cui finalità è quella di rintracciare, fra gli innumerevoli risultati (ottenuti ricercando per specifiche parole chiave), le situazioni di contraffazione e di contrastarle – ed auspicabilmente prevenirle - efficacemente.

I nostri consulenti sono a vostra disposizione per qualsiasi approfondimento e per valutare insieme come agire per contrastare situazioni di contraffazione online.